Una delle gemme d'Europa, San Pietroburgo è la più europea di tutte le città russe. Sorge sulla foce del fiume Neva e si affaccia sul golfo di Finlandia (mar Baltico). Fin da quando fu fondata nel 1703 dallo Zar Pietro il Grande, San Pietroburgo è stata oltre che la porta d'occidente del paese anche una delle più belle città del mondo, ricchissima dal punto di vista culturale. La città è stata costruita su progetti di grandi architetti europei con grandissimo sfarzo.

È composta da un insieme di isole e isolotti, divise dai diversi bracci della Neva e da numerosi canali attraversati da ben 600 ponti che collegano tra di loro i vari quartieri. È la seconda città della Russia, dopo Mosca, per numero di abitanti, condivide con essa il primato come centro culturale ed economico. Le principali risorse economiche sono date dai cantieri navali, dalla industrie metalmeccaniche, elettromeccaniche, chimiche, tessili, alimentari, del legno e delle porcellane. È il più importante porto commerciale della Russia.

La città si estende intorno alla foce del fiume Neva, all'estremità orientale del Mar Baltico, il cui corso la divide in tre parti: la zona settentrionale, la zona orientale e quella meridionale. Il cuore di San Pietroburgo è la zona retrostante il Palazzo d'Inverno e l'Ammiragliato, sulla sponda meridionale, e la sua arteria principale è la Prospettiva Nevskij. Questa zona centrale è il regno dei pedoni visto che sia il lungofiume sia le strade eleganti sono osservabili meglio a piedi.

La parte settentrionale della città è divisa in tre zone principali: la più occidentale è l'isola Vasilevskyij, che nella sua frangia orientale presenta gli edifici più antichi e belli della città; la zona di mezzo, detta Pietrogrado, è composta da un gruppo di isolette del delta sormontate a sud dall'alta guglia dorata della Cattedrale di San Pietro e Paolo. Si tratta della zona dove la costruzione della città ebbe inizio. L'ultima zona, orientale, detta Vyborg, è divisa da Pietrogrado dal canale Bolshaya Nevka e si estende verso est lungo la sponda settentrionale della Neva.

Importante centro culturale, ha numerosi musei, tra cui il famoso Ermitage, collegi universitari, ricche biblioteche, accademia delle arti. La città divenne nel 1712 residenza della corte imperiale e centro di molte attività burocratiche e amministrative, conoscendo un fiorente sviluppo. Allo scoppio della prima guerra mondiale, il suo nome venne cambiato in Pietrogrado dal 1917 al 1924; nel 1924, alla morte di Lenin, divenne Leningrado, nome che mantenne fino al 1991, quando con la crisi del regime comunista tornò al nome originale. Durante la seconda guerra mondiale subì, da parte dei tedeschi, un memorabile assedio durato 900 giorni (oltre 600.000 morti), riuscendo a resistere fino alla liberazione avvenuta nel gennaio 1944.

A Pietroburgo sono cresciuti tra gli altri Pushkin e Dostoevsky, Nureyev e Baryshnikov, Tchaikovsky e Stravinsky. La città ha anche visto la sua parte di tragedie, compreso il famigerato assedio Nazista di 900 giorni durante il quale Leningrado (com'era allora chiamata) non si arrese, guadagnandosi il titolo di Città Eroica. Oggi, mentre lotta per riconquistare la sua tradizionale maestà e influenza, Pietroburgo resta sia un vitale centro artistico che una gemma architettonica splendidamente conservata, i suoi abitanti la chiamano affettuosamente 'Piter' e le stanno restituendo l'aspetto che negli ultimi ottant'anni aveva perduto. Tra le glorie della città ci sono l'Hermitage e il Museo Russo. Nelle immediate vicinanze della città, e facilmente raggiungibile coi mezzi pubblici, si trovano tre splendidi palazzi degli zar.